lunedì 29 giugno 2015

Expo 2015 consigli per gli utenti facebook


Vi voglio raccontare come è nato il gruppo facebook Expo consigli per gli utenti.

ANTEFATTO
Questo racconto parte, dalla prima visita ad expo mia, di Elena (mia moglie) e nostro figlio. Avevamo letto e sentito molto su Expo, in gran parte critiche negative, e dato che sono curioso, volevo in ogni modo essere tra i primi a vedere questa disfatta, questo insuccesso, e magari testimoniarlo con qualche video da me girato.
Inutile dire, che nonostante alcune disavventure e il tempo inclemente ho rivisto totalmente il mio giudizio affrettato e superficiale su Expo, tanto che poi ci sono tornato ben 8 volte e ci tornerò ancora, e sempre con la famiglia.

Dopo di ciò Elena scrive su alcune pagine facebook tra cui quella del comune di Milano quanto sia bello Expo, ma la sua è una voce fuori dal coro, tutti criticano, sbeffeggiano e denigrano. Viene contattata da Maurizio, che le chiede se, dato che ci eravamo divertiti così tanto le andava di realizzare un qualcosa che parlasse di Expo in termini positivi e non la solita trita e ritrita critica negativa.
 

Nasce così dopo uno scambio di vedute e ragionamenti il gruppo facebook. Ma perché un gruppo, e perché Facebook? Beh, perché Facebook è il social più diffuso in assoluto, almeno qui da noi, e i gruppi sono molto più "crowd" come si dice, dato che a differenza delle pagine, c'è solo una moderazione non il controllo totale su ciò che viene pubblicato.
attorno ai 50 iscritti Elena mi aggiunge tra i moderatori, si iscrivono altre persone, sopratutto persone che chiedono informazioni, e noi "esperti" per aver già visitato il sito iniziamo a dispensare consigli.
Presto ci troviamo a dover aggiungere altri moderatori, Prima Irina, poi La Ruffy, e Marco, Jessica,
Geo Luca Lidia e infine Luigi.
Nasce tra di noi una sorta di amicizia, dico "sorta" perché tra di noi all'inizio non ci conoscevamo di persona, e in alcuni casi non avevamo nemmeno la minima idea di come fossero volti, voci, fisicità... insomma eravamo sconosciuti che però interagivano tra di loro dalla mattina alla sera divertendosi.
Da quando i primi utenti si iscrivono ai mille iscritti passa pochissimo tempo, molti chiedono informazioni, giudizi, si lamentano di problemi e noi nel nostro piccolo cerchiamo di risolverli per loro. Si rivela veramente indispensabile la competenza di Geo Luca, riguardo la viabilità, Marco Maurizio e La Ruffy visitano Expo tante di quelle volte che diventano veri esperti in ogni sua caratteristica, Jessica scatta molte foto e organizza gli album fotografici assieme a La Ruffy, si realizzano documenti, cartine, il gruppo ormai è un fiume in piena, molti utenti hanno ormai visitato Expo e iniziano a loro volta a dispensare utilissimi consigli oltre che fare domande di ogni tipo, e in un battibaleno arriviamo a 10 mila iscritti.
Marco, che io definirei il "Social manager" del gruppo, organizza una pizzata, nasce un po' così, goliardicamente l'idea di realizzare anche un timbro "Expo consigli per gli utenti" Geo Luca lo fa fare a tempo di record, e quando ci troviamo ad Expo abbiamo una bellissima sorpresa, ovvero abbiamo fatto colpo o meglio avete (voi tutti il gruppo facebook) su chi gestisce la comunicazione di Expo "lato web". 



Ed ora siamo qui, quasi 20.000 iscritti che si scambiano opinioni, video, fotografie, che ragionano sull'eco-sostenibilità dell'olio di palma, sul padiglione più emotional e quello più centrato rispetto al tema di Expo, sulla xyella fastidiosa che in Puglia divora gli ulivi, o su... beh guardo proprio adesso sul gruppo..., il futuro expo a Dubai, e la città totalmente climatizzata.
Tutto questo di chi è merito? E' merito Nostro di noi utenti del gruppo perché, noi moderatori siamo anche, anzi prima di tutto, utenti come tutti gli altri, impariamo, scopriamo verifichiamo moltissime notizie e informazioni su Expo grazie a tutti coloro che sono li, spesso in tempo reale, con fotografie e video dai vostri cellulari.
Quello che è nato per caso non sappiamo dove andrà a finire, anche perché Expo finirà e con esso questo gruppo, almeno nella forma che conosciamo oggi.. ma per ora godiamoci Expo e divertiamoci a raccontarlo nel gruppo ma, sopratutto fuori dal gruppo condividendo i post sui nostri profili, in altre pagine e gruppi facebook e in giro per il web, in modo da dimostrare con le nostre esperienze personali quanto questa Expo2015 sia veramente un qualcosa di fenomenale e di portata mondiale.

 gruppo facebook Expo2015 consigli per gli utenti

Gianluca Joni Preti


giovedì 25 giugno 2015

patatine, Inglesi ed Expo.. è questo il livello del giornalismo in Italia?

Mio Dio.. no.. un'altra volta. (sigh) Volevo scrivere due righe sul padiglione dell'Austria che domani ospiterà il premio nobel della pace Guatemalteca, Rigoberta Menchú Tum, e invece no.
Ancora a parlare di articoli a sproposito su Expo, ancora un Inglese e ancora un comico.. insomma oggi sui giornali scrivono proprio tutti tranne chi si informa per poi informare i lettori
.
Ed è così che anche Repubblica "giornale blasonato" e sempre attento nel controllare le fonti di chi scrive gli articoli, pubblica una sorta di articolo (io lo definirei un pensierino) di Jhon... no no Jhon Foot, di John Peter Solane comico birraio inglese.
Per chi fosse interessato al suo articolo ecco il link: tanto è breve, almeno in questo 10 e lode, non è come i post della Lucarelli.

Ecco da buongustaio e da ex cuoco non mi preoccupo più di tanto della critica alimentare di un inglese, io ho amato Londra ma sono fuggito perché morivo di fame e non per la mancanza di soldi, certo però non sarei mai morto di sete. Ma che mi si venga a dire che ad Expo ci siano solo le patatine, insomma diciamolo, vuol prendere in giro i suoi lettori, beh del resto è un comico, è il suo mestiere farlo.

Pretende di bere il caffè nel padiglione del Brasile, dove le tematiche sulla tecnologia per migliorare la piantumazione la fanno da padrone, che poi è un po' come se io andassi al CERN di Ginevra a chiedere se è pronto il mio motore a curvatura. Si so che non è un paragone azzeccato ma a me piace così :-)

Di cibo ne ha visto poco. Mi pare di aver già accennato alla sagra della salamella del Tibet, e che Expo è ben altro: ma sti inglesi pensano univocamente allo stesso modo, oltre che chiamarsi tutti Jhon? persino le biciclette nel decumano; qui siamo ai limiti del plagio e lo capirete anche voi se avete letto l'articolo di Foot.
"Bambini che si trascinavano", "c'è più nelle bancarelle sotto casa mia che qui ad Expo..." no!!.. fa quasi paura!!! "ci sono vecchi e bambini" e "padiglioni di qui e di là" mancano solo le nutande, dell'articolo di Foot ma quelle le aveva già rispolverate Selvaggia, anche se lei le voleva al cioccolato.
Padiglione UK (Inghilterra)
Questi inglesi..

No però aspetta un attimo.. Il padiglione UK è uno di quelli che ho apprezzato di più, centrato sul tema, spettacolare, con il percorso tra le margherite con la visuale di un'ape, e l'alveare collegato in remoto con uno vero a Nottingham, per monitorarne e studiarne il comportamento, al fine di evitare il rischio che si estinguano con ripercussioni devastanti sull'ecosistema...

Allora gli inglesi non sono tutti uguali, forse sono uguali solo quelli intellettuali di sinitra col portafoglio a destra: per fortuna l'Inghilterra si salva, i due Jhon no.

mercoledì 24 giugno 2015

Selvaggia Expo non fa per te..

#selvaggianonmentire
Era dai tempi di Francesco Sole e #Selvaggianonmentire che non leggevo qualcosa scritto da Selvaggia Lucarelli. Mi era giunta voce di un suo sproloquio sulla Cristoforetti, ma non lo avevo letto perché sinceramente già avevo una bassissima stima della pseudo giornalista del Fatto Quotidiano, (che di quotidiano ha solo il nome e la frequenza con cui viene stampato).

Poi però mi segnalano un suo post che parla di Expo. Io ci sono stato il primo maggio per tutto il giorno grazie ai biglietti presi con i punti dell'Esselunga, e dopo la prima volta ho deciso di visitarlo altre numerose volte, con il biglietto serale da 5 euro perché, avrei dovuto fare 3 abbonamenti per poter portare la mia famiglia ogni volta che volevamo andarci, e nonostante l'ensuiasmo mio di mia moglie e di mio figlio 3 season pass anche a 90 euro l'uno sono un investimento che non mi posso permettere. Ma nessun problema, ho già raccolto altri punti Esselunga per la prossima visita giornaliera.

Mi aspetto un post stile articolo di giornale frivolo e vuoto e infatti  è così, ma la cosa buffa è che questa volta la Lucarelli si è persino superata.
Premetto che, non posso ribattere al suo articolo in quanto mi ha bloccato su facebook e presumibilmente ha cancellato il mio commento al suo post. Poco male eccolo qui, trattandosi della Lucarelli sempre meglio fare "screen" dei propri commenti. Lei, cancella tutto ciò che è critico nei suoi confronti.

Commento di risposta al post della Lucarelli

Tra l'altro ringrazio l'utente del gruppo "Expo consigli per gli utenti" che ho oscurato nello screen solo perché non so se vuole essere citata o meno in questo post e in questo blog.

L'articolo della Lucarelli:
 
Una cosa l'ha ottenuta: Dopo la pizza più lunga del mondo e la torre di Lego più alta del mondo Selvaggia entra di merito tra i guinness Expo, con il post facebook più lungo della storia, e non lo dico io, che è troppo lungo, lo dicono molti dei suoi lettori.
Foto scattata da mio figlio
Lungo si, lunghissimo, chilometrico, l'unico termine che mi viene in mente è prolisso, ma come definizione è ancora poco, non rende l'idea. Vorrei poter contare quante parole e caratteri ha scritto, ma non posso, come vi dicevo mi ha bloccato su facebook.

La descrizione di Expo

La Lucarelli dimostra ancora una volta di essere una persone superficiale. Parla di quel che non capisce, non si informa prima di scrivere, dal punto di vista giornalistico è un totale disastro, io che ho letto molto su Expo, ho trovato numerosissimi riferimenti ad altri pseudo articoli contro Expo scritti da gente che non ci era nemmeno stata, come ad Esempio fece Jonh Foot (si lo so.. ma mi diverto spostare la "h" a caso e non vi spiegherò mai perchè).

La notizia del Vibratore agli oggetti smarriti ad esempio è molto difficile da credere, primo,perchè è una notizia che viene da internet ma che si riferiva agli oggetti smarriti sui treni ed è se non sbaglio del 2002, secondo, perché al metal detector di Expo non sfugge nulla.

La gaffe sulle torrette Ferrero poi è devastante per la sua credibilità di giornalista. Non ha chiesto, non si è informata, ma come poteva capire che quel progetto era legato alla costruzione di scuole in paesi sottosviluppati? Ci sono riuscito io che non sono un giornalista, perché non c'è riuscita lei, a patto che lo sia, una giornalista?
Ecco cosa si legge nel sito Expo della Ferrero:
 
Tutte le strutture del Gruppo Ferrero utilizzate per l'Expo Milano 2015 continueranno a creare valore anche dopo l'esposizione universale, attraverso il gesto di restituzione. Esse saranno riassemblate per diventare una scuola, un centro educativo o un luogo per la comunità in una delle realtà in cui Ferrero opera.
 

 E lei ingenuamente si chiede.. ma cosa serviranno poi quelle torrette, per sparare a quelli della Lindt?

Ma adesso viene il peggio: Parlando della Colombia, fa una battuta (anche questa rubata da internet) "a quel padiglione c'è la fila perché gira la voce che ci sia roba buona" (Droga).
Questa è una frase razzista, non ho altre definizioni per descrivere una tale affermazione. Sono basito.

Non vado oltre, voglio continuare a descrivere Expo per come mi piace e per quel che mi trasmette, ma era doveroso questo articolo, perché chi apprezza Francesco Sole per i suoi contenuti, e poi disprezza Expo perché di contenuti non ne vede diciamocelo, avrebbe bisogno di fare un minimo di autocritica più che cancellare e bloccare chi di critiche ne fa a lei.

martedì 23 giugno 2015

Expo2015 padiglione Brasile Rete

Il padiglione del Brasile ad ‪#‎Expo2015‬ è sicuramente uno dei più frequentati, soprattutto dai bambini. Forse il suo aspetto ludico mette un po' in ombra il significato di questa struttura, che rappresenta i vari ambienti del Brasile visti dal punto di vista degli uccelli li sorvolano. Quando i sensori di prossimità si attivano, con l'approssimarsi di un visitatore, si sentono i versi di diversi uccelli e altri animali rendendo l'esperienza ancora più piacevole e divertente.


La seconda parte meno ludica, ma più proiettata verso il futuro, mostra i progressi tecnologici del ‪#‎Brasile‬ in tema di alimentazione.


mercoledì 17 giugno 2015

MAMME E PAPA' CHE AVETE VISITATO EXPO CON I VOSTRI BAMBINI: Invitiamo tutti voi ad inviarci i disegni dei vostri bimbi con tematica ovviamente Expo. Expo Milano 2015 visto dagli occhi di un bambino.

Se avete disgegnini da mandarci cliccate sull'indirizzo del gruppo
Expo 2015 Milano - consigli per gli utenti

Grazie a tutti !!!

mercoledì 10 giugno 2015

La mia giornata all'Expo di Jhon Foot anzi no, di Joni Good (ed era la quinta volta)



La mia giornata all'Expo di Jhon Foot anzi no, di Joni Good (ed era la quinta volta)


Articolo scherzoso di risposta a quanto scritto da chi Expo non l'ha vista ma la ha descritta.


Forse una freschissima giornata di maggio è stata la scelta ideale per andare ad Expo. Ma partiamo dall'inizio. C'ero già stato 4 volte ad Expo, e me ne ero innamorato. Amo Milano, giro video praticamente solo di questa città da anni; e nonostante tutto riesco sempre a trovare qualcosa di nuovo. Non è l'effetto Expo a rendere questa città sempre all'avanguardia, è la “natura” di questa città.
Avevo letto vagonate di falsità a riguardo, fin dalla sua candidatura. Fortunatamente è stata accettata, nonostante la miriade di “gufi no expo” che la volevano affossare per il solo gusto di farlo, vandali mediatici li definirei.


Per questo ho pagato i miei 5 euro più 3 per il viaggio e sono partito. (A dire il vero erano 15 euro, perché ero con tutta la famiglia) dicevo 15 euro di biglietto serale più 6 euro per 4 biglietti, andata e ritorno per 2 dato che i bambini non pagano il tram, totale 21 euro in tre, 8 euro se fossi stato da solo. Entrando da Roserio infatti, la tariffa del tram è quella urbana.


Nonostante fosse la quinta volta che entravo, mi sentivo come un bambino, e sorridevo sempre più nel vedere mio figlio che si gustava il panino dell'Oman, con petto d'oca e salsa tartufata, o quando guidava il simulatore della trebbiatrice del padiglione New Holland.
Quinta impressione. Viaggio in tram da sempre, traffico scorrevole e nessun problema. Appena arrivato trovo un'esigua coda, il Lunedì sera è il momento migliore, perché rispetto ai festivi c'è già poca gente, poi da Roserio, entrano solo quelli che si sanno informare prima. Sono all'ombra del lunghissimo ponte autostradale che sovrasta l'entrata di expo, il sole mi fa un baffo. Ci sono anziani (io) e bambini (mio figlio), colonnine d'acqua anche nel parcheggio fuori da expo? Non pensavo, buona trovata per chi arriva o parte in pullman e magari nella fretta ha dimenticato l'acqua. Ovviamente per trovarle bisogna cercarle. Fortunatamente nessuna bici nemmeno legata agli alberi, anche perché bisognerebbe essere poco intelligenti per pensare di poter entrare in bici ad Expo, magari sfrecciando tra le decine di migliaia di persone che percorrono il Decumano. Poi chi arriva in bici percorsa la pista ciclabile che arriva fino a Cascina Merlata troverà comunque gli stalli dove lasciare la bicicletta, oltre ad una postazione di bike sharing, (Bike-Mi). Aprono i cancelli e praticamente in un secondo entrano le dieci persone davanti a me, metto zaino e giubbotto nel contenitore, passo per il metal detector, timbro il biglietto e sono dentro. Non ci sono ancora i tendoni per il sole, ma non li ho mai visti nemmeno a Gardaland o a Eurodisney, tanto per fare un paragone.


La stazione ferroviaria di Rho è uno spettacolo, l'ho vista settimana scorsa per la serata #expottimisti, anche qui non avei messo tendoni, i tendoni non mi piacciono nelle stazioni, specie se sono sotterranee.


Ed eccomi dentro per la quinta volta. Il decumano è sempre molto lungo, ma ho capito che se voglio vedere il più possibile in poco tempo mi devo concentrare nei padiglioni vicini e non farmelo tutto in lungo senza vedere niente, lo capirebbe anche un bambino.
Sono entusiasmato dalla fresca brezza serale, e non mi curo per nulla del lato opposto di Expo, tutto quello che voglio vedere oggi è qui a portata di mano, mentre, quello che mi manca da vedere, lo vedrò pian piano le prossime volte.


Ripeto è da stolti percorrere tutto il Decumano (1,5km) senza entrare nemmeno in un padiglione, a meno di voler fare la EXPOmaratona o entrare in qualche guinnes dei primati.


Expo è a forma di croce, Decumano e Cardo, non puoi perderti, trovi sempre un punto di riferimento. L'asfalto è quello di tipo provvisorio, perché Expo non ci sarà per sempre, ma a qualcuno disattento potrebbe sembrare incompleto.


La mappa è semplicissima, anche perché la conosco a memoria, ovviamente non va guardata al contrario, altrimenti si va dalla parte opposta.


Un'esposizione di Legno ed eco-sostenibile
Qualcuno forse avrebbe voluto maiali veri per strada, o cibo vero , che se non ben conservato in frigorifero sarebbe deperito in pochi giorni se non ore, ma la mente umana è strana a volte, ma strana forte.


Padiglioni a destra e a sinistra, beh è Expo, come dire, il deserto? Solo sabbia, il mare? Solo acqua.


Alcuni sono dei paesi partecipanti, altri rappresentano gli SPONSOR senza cui i costi sarebbero sicuramente lievitati fino a rendere il prezzo del biglietto improponibile. Alcuni padiglioni hanno code più lunghe degli altri, sono i più gettonati, io li ho giù visti il primo maggio, di mattina, quando complice la pioggia, l'affluenza non è stata poi così alta. Mettendosi in fila si può assistere comune spesso a piccoli spettacoli fatti apposta per intrattenere chi aspetta di entrare, il flusso della coda di alcuni padiglioni infatti è legato al fatto che c'è uno spettacolo finale, come nei padiglioni di Germania e Giappone, e fin quando non finisce e gli spettatori non escono non può entrare altra gente. Beh per fortuna non ci sono biciclette, alrimenti sai che strage di bambini, visto che questi per l'entusiasmo corrono a destra e sinistra. Anzi no, solo qualcuna dello staff che comunque vanno molto piano, e li capisco, altrimenti fare 1,5 km ogni volta..
Sarebbe un luogo perfetto per le corse di draghster, o una pista di atterraggio per Chesna, ma c'è troppa gente non si può fare.
Con tutte le cose che ci sono da vedere, penso che lascerò la cascina Triulza per ultima, credo sia una delle cose meno interessanti secondo i miei canoni, ma capisco ci possa essere gente che la pensa diversamente da me, anche perché le fattorie lombarde sono bellissime, ma ne ho viste talmente tante nella mia vita che la posso tranquillamente lasciare per ultima. Mi prometto comunque di visitarla in futuro.


Architetti di tutto il mondo hanno lavorato ai padiglioni e si vede, stili diversi, tecniche diverse, colori, e giochi di luce di sera, puro spettacolo per la vista. So che molti di essi torneranno nelle rispettive patrie, perché ognuno ha una doppia funzione, Padiglione expo prima e serra, museo, palazzetto dello sport poi, io sono uno che si informa prima di giudicare, mica mi chiamo Jhon.
Qui Jhon, sul padiglione inglese, te lo devo proprio dire, Non sei stato ad expo, sei andato da un'altra parte, se non hai visto l'alveare in metallo dove si può entrare, e che è collegato via web ad un vero alveare a Nottingham, con una tecnica di monitoraggio delle attività delle api innovativa e rivoluzionaria. Jhon non hai notato che il prato antistante l'alveare è molto alto per dare agli spettatori l'impressione di essere api? Ah no tu forse eri un calabrone, (lol).


Per fortuna che sai l'inglese, non hai capito nulla del padiglione del tuo paese (altro LOL).


Devi averne frequentate di fiere campionarie negli anni 50 e di festival dell'unità, è chiaro che appartieni ad un altro secolo se non capisci quello che hai davanti agli occhi.



Il padiglione Russo non è tra i più belli architettonicamente parlando ma lo specchio-tettoia gigantesco è sicuramente d'effetto, tutti si scattano una foto ricordo proprio in quel punto, il padiglione Italia è avveniristico, sembra un'astronave, e diventerà un museo dopo expo.
Molte code, ma come già detto basta essere furbi e aspettare quando ce n'è di meno.
Mi sembra di essere in un parco tematico, solo che al posto delle attrazioni ci cono le culture di tutti i paesi del mondo, Iran, Stati uniti, Russia, Israele, Emirati arabi, tutti assieme, una cosa che non avevo mai visto, specie al festival dell'unità o nelle fiere campionarie.



Una ragazza che lavora nel padiglione Olanda mi saluta, e io la fotografo, è simpaticissima, chissà magari è la regina d'Olanda.


Al padiglione Slow food ci sono stato pochi giorni fa per un evento biglietto serale e passaporto Expo gratis grazie agli #Expottimisti. Bevuto ottimo vino, ho assaggiato alcuni formaggi, e nel contempo ho ribaltato il concetto che avevo di Slow food, pensavo fosse una cosa snob, di quella sinistra con il portafoglio pieno per intenderci, e invece no, ottimo cibo calma e relax, e tantissima simpatia. Ma davvero proiettavano un documentario di Olmi? Ops, me lo sono perso, amen, mica si va ad Expo per vedere dei documentari, per quello c'è la TV.


Ovviamente amo molto anche Mc Donald, mica sono un radical-chic io.
In 5 visite ho mangiato sempre cose diverse, sono andato a cercare quello che nemmeno a Milano si trova, ed è molto difficile farlo, ma io ci sono riuscito. Evito il cibo regionale, che posso mangiare quando voglio e cerco qualcosa di più caratteristico, pur sapendo che il tema di Expo è nutrire il pianeta, non la sagra della salamella del Tibet.


Ho provato gli hamburger statunitensi, degli ottimi “non so come chiamarli” di pasta di riso ripieni di carne e spezie nel cluster del riso, il favoloso panino


con petto d'Oca dell'Oman, la fantastica pizza di Alce Nero.. oltre che molti assaggi qua e là, nelle zone meno frequentate di Expo. Tutto ottimo e a prezzi modici, basta non entrare nei ristoranti dove i prezzi sono sicuramente più alti.


Non ho visito la mostra d'arte, perché cerco altro ad Expo, però sono felice che ci sia, i turisti di passaggio non potrebbero certo fare il giro di Milano per cercare arte e cultura, anche perché io lo faccio da una vita e pur abitando qui non ho visto nemmeno la metà di quello che vorrei vedere.


Nei miei giri per Expo ho sentito musica dal vivo di gruppi emergenti, ho visto architetture con giochi cromatici stupendi e forme avveniristiche, ho visto il futuro. Lo sport nello spazio della kinder? Ah non fanno solo cioccolato, sponsorizzano lo sport, giusto, mangiare cose buone ma poi smaltirle con lo sport. Per fortuna non c'è Dario Fo, è sempre ovunque, almeno qui non c'è.


Per fortuna poi non c'è bisogno di Mostrare Milano ai turisti che vengono ad Expo, è già li, proprio dopo Expo; e per chi la vuole vedere ci sarà sempre.


Non riesco a trovare un negozio di biancheria intima, e nemmeno un negozio di strumenti musicali. Ce ne sarà pure qualcuno, ma non riesco a trovarli e quindi smetto di cercare.


Expo ha colto in pieno l'energia e la creatività di Milano, città sempre volta al futuro, con radici antichissime e diciamolo sotto voce, pre-romane. Una città a pianta circolare e non quadrata, e se ci fate caso anche ad Expo.. ma ripeto diciamolo a bassa voce.


Ho visto tantissime cose interessati, ho scoperto molte cose che non sapevo e devo ammetterlo ho persino modificato il mio rapporto con il cibo, cosa che avrei dovuto fare da tempo. Se poi uno preferisce la settimana del mobile, si vede che magari, è un feticista dei comodini.


Expo è staccata dalla città fino al punto che i disastri dei NO-expo non sono arrivati minimamente il Primo maggio, l'ho saputo in televisione la sera dopo essere rincasato, il loro è stato un tentativo vano e ridicolo, nessun effetto se non quello di far capire al mondo che esiste ancora gente che merita di essere educata a forza di schiaffoni.


Non sono ancora andato al padiglione Lombardia, ma e nella mia lista. Spero che le spiegazioni siano in inglese oltre che in italiano, e mi aspetto un accento internazionale, non certo quello Australiano o quello inglese, dato che probabilmente lo capirebbero solo gli inglesi.


Data l'ora mi avvicino all'uscita di Roserio. Nonostante lo zaino con attrezzatura fotografica sia pesante non sono stanchissimo, ho visto altri due padiglioni oggi, Germania e New Holland, quelli che ho visto finora sono tutti bellissimi, tranne devo dirlo, e mi dispiace, quello irlandese, paese che peraltro amo alla follia, perciò delusione doppia.
Se volete dare un'occhiata qui ci sono tutti i miei video girati ad Expo.
Tutti i miei video di Expo

Vedo due stranieri che sono usciti dalla parte sbagliata, prontamente il servizio d'ordine li riaccompagna all'interno, fino alla navetta che li porterà dall'altra parte di Expo dove dovevano uscire. Esco, peccato anche oggi è già finita, ma tornerò devo vedere ancora moltissime cose, nonostante ormai grazie al gruppo facebook “Expo consigli per gli utenti” ne sappia più di chiunque altro di questa magnifica esposizione universale.


Ecco, spero solo che i turisti che vengono per expo visitino anche Milano, piazza Gae Aulenti, o i parchi delle basiliche (su cui ho girato moltissimi video) non bisogna mai restare legati al passato, bisogna scoprirlo e approfondirlo, come si scopre il futuro.


La vera domanda è ma Jhon dove sei stato? Hai sbagliato aereo, e sei finito in un mercato rionale di qualche città straniera e non te ne sei accorto?


La mia unica speranza è che questo mio articolo ti faccia capire che ormai la gente è sveglia, non si fa abbindolare da giudizi sommari di chi non solo non ha visto nulla, ma è partito prevenuto, sapendo già quello che voleva scrivere ancora prima di visitare Expo, e non parliamo di calcio una volta tanto, non scadiamo nei soliti luoghi comuni, per favore.





L'unico spreco che ho visto ad oggi rispetto ad expo, mi duole dirlo è l'energia umana (ed elettrica) spesa per scrivere un articolo che nulla descrive di Expo, perché scritto da chi Expo proprio non l'ha vista.


Caro Jhon Foot, se torni ti faccio io da guida, anzi no, guarda i miei video, e le mie foto, magari poi potrai tornare ad Expo con uno spirito diverso. Complimenti per il tuo articolo.
Ovviamente approfitto per linkare il mio canale youtube, se vi piace Milano ed Expo fa proprio al caso vostro.

 
 e qui...
il mio canale youtube