mercoledì 10 giugno 2015

La mia giornata all'Expo di Jhon Foot anzi no, di Joni Good (ed era la quinta volta)



La mia giornata all'Expo di Jhon Foot anzi no, di Joni Good (ed era la quinta volta)


Articolo scherzoso di risposta a quanto scritto da chi Expo non l'ha vista ma la ha descritta.


Forse una freschissima giornata di maggio è stata la scelta ideale per andare ad Expo. Ma partiamo dall'inizio. C'ero già stato 4 volte ad Expo, e me ne ero innamorato. Amo Milano, giro video praticamente solo di questa città da anni; e nonostante tutto riesco sempre a trovare qualcosa di nuovo. Non è l'effetto Expo a rendere questa città sempre all'avanguardia, è la “natura” di questa città.
Avevo letto vagonate di falsità a riguardo, fin dalla sua candidatura. Fortunatamente è stata accettata, nonostante la miriade di “gufi no expo” che la volevano affossare per il solo gusto di farlo, vandali mediatici li definirei.


Per questo ho pagato i miei 5 euro più 3 per il viaggio e sono partito. (A dire il vero erano 15 euro, perché ero con tutta la famiglia) dicevo 15 euro di biglietto serale più 6 euro per 4 biglietti, andata e ritorno per 2 dato che i bambini non pagano il tram, totale 21 euro in tre, 8 euro se fossi stato da solo. Entrando da Roserio infatti, la tariffa del tram è quella urbana.


Nonostante fosse la quinta volta che entravo, mi sentivo come un bambino, e sorridevo sempre più nel vedere mio figlio che si gustava il panino dell'Oman, con petto d'oca e salsa tartufata, o quando guidava il simulatore della trebbiatrice del padiglione New Holland.
Quinta impressione. Viaggio in tram da sempre, traffico scorrevole e nessun problema. Appena arrivato trovo un'esigua coda, il Lunedì sera è il momento migliore, perché rispetto ai festivi c'è già poca gente, poi da Roserio, entrano solo quelli che si sanno informare prima. Sono all'ombra del lunghissimo ponte autostradale che sovrasta l'entrata di expo, il sole mi fa un baffo. Ci sono anziani (io) e bambini (mio figlio), colonnine d'acqua anche nel parcheggio fuori da expo? Non pensavo, buona trovata per chi arriva o parte in pullman e magari nella fretta ha dimenticato l'acqua. Ovviamente per trovarle bisogna cercarle. Fortunatamente nessuna bici nemmeno legata agli alberi, anche perché bisognerebbe essere poco intelligenti per pensare di poter entrare in bici ad Expo, magari sfrecciando tra le decine di migliaia di persone che percorrono il Decumano. Poi chi arriva in bici percorsa la pista ciclabile che arriva fino a Cascina Merlata troverà comunque gli stalli dove lasciare la bicicletta, oltre ad una postazione di bike sharing, (Bike-Mi). Aprono i cancelli e praticamente in un secondo entrano le dieci persone davanti a me, metto zaino e giubbotto nel contenitore, passo per il metal detector, timbro il biglietto e sono dentro. Non ci sono ancora i tendoni per il sole, ma non li ho mai visti nemmeno a Gardaland o a Eurodisney, tanto per fare un paragone.


La stazione ferroviaria di Rho è uno spettacolo, l'ho vista settimana scorsa per la serata #expottimisti, anche qui non avei messo tendoni, i tendoni non mi piacciono nelle stazioni, specie se sono sotterranee.


Ed eccomi dentro per la quinta volta. Il decumano è sempre molto lungo, ma ho capito che se voglio vedere il più possibile in poco tempo mi devo concentrare nei padiglioni vicini e non farmelo tutto in lungo senza vedere niente, lo capirebbe anche un bambino.
Sono entusiasmato dalla fresca brezza serale, e non mi curo per nulla del lato opposto di Expo, tutto quello che voglio vedere oggi è qui a portata di mano, mentre, quello che mi manca da vedere, lo vedrò pian piano le prossime volte.


Ripeto è da stolti percorrere tutto il Decumano (1,5km) senza entrare nemmeno in un padiglione, a meno di voler fare la EXPOmaratona o entrare in qualche guinnes dei primati.


Expo è a forma di croce, Decumano e Cardo, non puoi perderti, trovi sempre un punto di riferimento. L'asfalto è quello di tipo provvisorio, perché Expo non ci sarà per sempre, ma a qualcuno disattento potrebbe sembrare incompleto.


La mappa è semplicissima, anche perché la conosco a memoria, ovviamente non va guardata al contrario, altrimenti si va dalla parte opposta.


Un'esposizione di Legno ed eco-sostenibile
Qualcuno forse avrebbe voluto maiali veri per strada, o cibo vero , che se non ben conservato in frigorifero sarebbe deperito in pochi giorni se non ore, ma la mente umana è strana a volte, ma strana forte.


Padiglioni a destra e a sinistra, beh è Expo, come dire, il deserto? Solo sabbia, il mare? Solo acqua.


Alcuni sono dei paesi partecipanti, altri rappresentano gli SPONSOR senza cui i costi sarebbero sicuramente lievitati fino a rendere il prezzo del biglietto improponibile. Alcuni padiglioni hanno code più lunghe degli altri, sono i più gettonati, io li ho giù visti il primo maggio, di mattina, quando complice la pioggia, l'affluenza non è stata poi così alta. Mettendosi in fila si può assistere comune spesso a piccoli spettacoli fatti apposta per intrattenere chi aspetta di entrare, il flusso della coda di alcuni padiglioni infatti è legato al fatto che c'è uno spettacolo finale, come nei padiglioni di Germania e Giappone, e fin quando non finisce e gli spettatori non escono non può entrare altra gente. Beh per fortuna non ci sono biciclette, alrimenti sai che strage di bambini, visto che questi per l'entusiasmo corrono a destra e sinistra. Anzi no, solo qualcuna dello staff che comunque vanno molto piano, e li capisco, altrimenti fare 1,5 km ogni volta..
Sarebbe un luogo perfetto per le corse di draghster, o una pista di atterraggio per Chesna, ma c'è troppa gente non si può fare.
Con tutte le cose che ci sono da vedere, penso che lascerò la cascina Triulza per ultima, credo sia una delle cose meno interessanti secondo i miei canoni, ma capisco ci possa essere gente che la pensa diversamente da me, anche perché le fattorie lombarde sono bellissime, ma ne ho viste talmente tante nella mia vita che la posso tranquillamente lasciare per ultima. Mi prometto comunque di visitarla in futuro.


Architetti di tutto il mondo hanno lavorato ai padiglioni e si vede, stili diversi, tecniche diverse, colori, e giochi di luce di sera, puro spettacolo per la vista. So che molti di essi torneranno nelle rispettive patrie, perché ognuno ha una doppia funzione, Padiglione expo prima e serra, museo, palazzetto dello sport poi, io sono uno che si informa prima di giudicare, mica mi chiamo Jhon.
Qui Jhon, sul padiglione inglese, te lo devo proprio dire, Non sei stato ad expo, sei andato da un'altra parte, se non hai visto l'alveare in metallo dove si può entrare, e che è collegato via web ad un vero alveare a Nottingham, con una tecnica di monitoraggio delle attività delle api innovativa e rivoluzionaria. Jhon non hai notato che il prato antistante l'alveare è molto alto per dare agli spettatori l'impressione di essere api? Ah no tu forse eri un calabrone, (lol).


Per fortuna che sai l'inglese, non hai capito nulla del padiglione del tuo paese (altro LOL).


Devi averne frequentate di fiere campionarie negli anni 50 e di festival dell'unità, è chiaro che appartieni ad un altro secolo se non capisci quello che hai davanti agli occhi.



Il padiglione Russo non è tra i più belli architettonicamente parlando ma lo specchio-tettoia gigantesco è sicuramente d'effetto, tutti si scattano una foto ricordo proprio in quel punto, il padiglione Italia è avveniristico, sembra un'astronave, e diventerà un museo dopo expo.
Molte code, ma come già detto basta essere furbi e aspettare quando ce n'è di meno.
Mi sembra di essere in un parco tematico, solo che al posto delle attrazioni ci cono le culture di tutti i paesi del mondo, Iran, Stati uniti, Russia, Israele, Emirati arabi, tutti assieme, una cosa che non avevo mai visto, specie al festival dell'unità o nelle fiere campionarie.



Una ragazza che lavora nel padiglione Olanda mi saluta, e io la fotografo, è simpaticissima, chissà magari è la regina d'Olanda.


Al padiglione Slow food ci sono stato pochi giorni fa per un evento biglietto serale e passaporto Expo gratis grazie agli #Expottimisti. Bevuto ottimo vino, ho assaggiato alcuni formaggi, e nel contempo ho ribaltato il concetto che avevo di Slow food, pensavo fosse una cosa snob, di quella sinistra con il portafoglio pieno per intenderci, e invece no, ottimo cibo calma e relax, e tantissima simpatia. Ma davvero proiettavano un documentario di Olmi? Ops, me lo sono perso, amen, mica si va ad Expo per vedere dei documentari, per quello c'è la TV.


Ovviamente amo molto anche Mc Donald, mica sono un radical-chic io.
In 5 visite ho mangiato sempre cose diverse, sono andato a cercare quello che nemmeno a Milano si trova, ed è molto difficile farlo, ma io ci sono riuscito. Evito il cibo regionale, che posso mangiare quando voglio e cerco qualcosa di più caratteristico, pur sapendo che il tema di Expo è nutrire il pianeta, non la sagra della salamella del Tibet.


Ho provato gli hamburger statunitensi, degli ottimi “non so come chiamarli” di pasta di riso ripieni di carne e spezie nel cluster del riso, il favoloso panino


con petto d'Oca dell'Oman, la fantastica pizza di Alce Nero.. oltre che molti assaggi qua e là, nelle zone meno frequentate di Expo. Tutto ottimo e a prezzi modici, basta non entrare nei ristoranti dove i prezzi sono sicuramente più alti.


Non ho visito la mostra d'arte, perché cerco altro ad Expo, però sono felice che ci sia, i turisti di passaggio non potrebbero certo fare il giro di Milano per cercare arte e cultura, anche perché io lo faccio da una vita e pur abitando qui non ho visto nemmeno la metà di quello che vorrei vedere.


Nei miei giri per Expo ho sentito musica dal vivo di gruppi emergenti, ho visto architetture con giochi cromatici stupendi e forme avveniristiche, ho visto il futuro. Lo sport nello spazio della kinder? Ah non fanno solo cioccolato, sponsorizzano lo sport, giusto, mangiare cose buone ma poi smaltirle con lo sport. Per fortuna non c'è Dario Fo, è sempre ovunque, almeno qui non c'è.


Per fortuna poi non c'è bisogno di Mostrare Milano ai turisti che vengono ad Expo, è già li, proprio dopo Expo; e per chi la vuole vedere ci sarà sempre.


Non riesco a trovare un negozio di biancheria intima, e nemmeno un negozio di strumenti musicali. Ce ne sarà pure qualcuno, ma non riesco a trovarli e quindi smetto di cercare.


Expo ha colto in pieno l'energia e la creatività di Milano, città sempre volta al futuro, con radici antichissime e diciamolo sotto voce, pre-romane. Una città a pianta circolare e non quadrata, e se ci fate caso anche ad Expo.. ma ripeto diciamolo a bassa voce.


Ho visto tantissime cose interessati, ho scoperto molte cose che non sapevo e devo ammetterlo ho persino modificato il mio rapporto con il cibo, cosa che avrei dovuto fare da tempo. Se poi uno preferisce la settimana del mobile, si vede che magari, è un feticista dei comodini.


Expo è staccata dalla città fino al punto che i disastri dei NO-expo non sono arrivati minimamente il Primo maggio, l'ho saputo in televisione la sera dopo essere rincasato, il loro è stato un tentativo vano e ridicolo, nessun effetto se non quello di far capire al mondo che esiste ancora gente che merita di essere educata a forza di schiaffoni.


Non sono ancora andato al padiglione Lombardia, ma e nella mia lista. Spero che le spiegazioni siano in inglese oltre che in italiano, e mi aspetto un accento internazionale, non certo quello Australiano o quello inglese, dato che probabilmente lo capirebbero solo gli inglesi.


Data l'ora mi avvicino all'uscita di Roserio. Nonostante lo zaino con attrezzatura fotografica sia pesante non sono stanchissimo, ho visto altri due padiglioni oggi, Germania e New Holland, quelli che ho visto finora sono tutti bellissimi, tranne devo dirlo, e mi dispiace, quello irlandese, paese che peraltro amo alla follia, perciò delusione doppia.
Se volete dare un'occhiata qui ci sono tutti i miei video girati ad Expo.
Tutti i miei video di Expo

Vedo due stranieri che sono usciti dalla parte sbagliata, prontamente il servizio d'ordine li riaccompagna all'interno, fino alla navetta che li porterà dall'altra parte di Expo dove dovevano uscire. Esco, peccato anche oggi è già finita, ma tornerò devo vedere ancora moltissime cose, nonostante ormai grazie al gruppo facebook “Expo consigli per gli utenti” ne sappia più di chiunque altro di questa magnifica esposizione universale.


Ecco, spero solo che i turisti che vengono per expo visitino anche Milano, piazza Gae Aulenti, o i parchi delle basiliche (su cui ho girato moltissimi video) non bisogna mai restare legati al passato, bisogna scoprirlo e approfondirlo, come si scopre il futuro.


La vera domanda è ma Jhon dove sei stato? Hai sbagliato aereo, e sei finito in un mercato rionale di qualche città straniera e non te ne sei accorto?


La mia unica speranza è che questo mio articolo ti faccia capire che ormai la gente è sveglia, non si fa abbindolare da giudizi sommari di chi non solo non ha visto nulla, ma è partito prevenuto, sapendo già quello che voleva scrivere ancora prima di visitare Expo, e non parliamo di calcio una volta tanto, non scadiamo nei soliti luoghi comuni, per favore.





L'unico spreco che ho visto ad oggi rispetto ad expo, mi duole dirlo è l'energia umana (ed elettrica) spesa per scrivere un articolo che nulla descrive di Expo, perché scritto da chi Expo proprio non l'ha vista.


Caro Jhon Foot, se torni ti faccio io da guida, anzi no, guarda i miei video, e le mie foto, magari poi potrai tornare ad Expo con uno spirito diverso. Complimenti per il tuo articolo.
Ovviamente approfitto per linkare il mio canale youtube, se vi piace Milano ed Expo fa proprio al caso vostro.

 
 e qui...
il mio canale youtube

5 commenti:

  1. Bellissima risposta, che sottoscrivo in pieno, al signor John Foot! Io ci sono già stata 2 volte, ma conto di tornarci e di ri-tornarci, perché è un'esperienza davvero unica. Complimenti poi per il garbo e l'ironia con cui hai "sbiancato" il mister di cui sopra!

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    1. Diciamo che ho molte perplessità su questo Jhon Foot. Il suo articolo sembra scirtto da qualcuno che ha una buona cultura, ma che è chiaramente un articolo scritto da qualcuno che Expo non l'ha mai vista..

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  2. Ti fanno una criticuccia e ti pisci addosso? Se expo è un baraccone senza senso bisogna dirlo a gran voce e zittire i vari leccaculo che ci lucrano a ns spese.

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  3. Mi fanno una criticuccia? Io non sono Expo, l'ho solo visitata e mi è piciuta. Perciò ne parlo bene e con cognizione di causa. Leccaculo sono quelli che pur di sparare a zero per ingraziarsi gli amici no-expo e leoncavallini criticano senza esserci nemmeno mai stati, ad Expo caro Guido segabrugo. Mi annoiano veramente i peronaggini e coglioncelli da tastiera che sbraiaitano la loro verità assoluta ma chissà perchè non argomentano mai.

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